di Il Capo
Ascoltando un interessante programma mattutino con un conduttore che detesto, ma che è innegabilmente bravo, incappo in un esponente a 5Stelle che parla di voltagabbana, cambi di bandiera, passaggi da un partito all’altro e parla di compra-vendite. In Parlamento. La cosa più ridicola di tutto questo, a parte la serietà con cui quest’omuncolo si riempie la bocca di concetti che gli hanno ficcato in testa col cavatappi spacciandoglieli per seri, è che a fare la morale sulle compra-vendite è l’esponente di un movimento politico che fa firmare un “contratto” ai suoi candidati alle Comunali con penali di 150mila euro (o 200mila, dipende dal demente che ne parla) nel caso i Sigg. Casaleggio & Grillo ravvisino nel suo comportamento un danneggiamento all M5S stesso.
Non solo, i candidati a Roma ad esempio, alla firma del contratto, accettano di sottoporre alla premiata ditta Grillico-Casaleggina i provvedimenti ritenuti (da questi due) di una certa importanza (a loro discrezione!) e fare quindi approvare in maniera preventiva allo staff della società (di Casaleggio) tutti gli atti amministrativi di una certa importanza.
Insomma i cittadini italiani votano rappresentanti che li imboniscono con la mancanza di libertà e la fine della politica politicante, quando essi stessi – gli imbonitori – non hanno nemmeno la libertà di voto e devono sottoporre le loro decisioni a due privati cittadini che non sono in parlamento, delle cui attività si sa poco, che gestiscono un blog con il quale influenzano le decisioni, che lavorano con uno staff di cui ignoriamo qualsiasi cosa nell’oscurità del web e ci vengono a parlare di voltagabbana, libertà, difesa del popolo e trasparenza.
Un italiano su due trova l’iniziativa del contratto a 5 Stelle giusta. E’ chiaro che l’ignoranza e la demenza da tastiera vanno di pari passo.
Continuino pure, gli Italiani, a gridare sui social e farsi prendere per il culo dal primo che passa.
(23 febbraio 2016)
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