di Giancarlo Grassi
Complottisti fino alla morte, propagandisti e basta, questa accozzaglia di impresentabili raggruppatasi sotto l’ombrello denominato M5S, ora che stanno per presentare al giudizio del blog e di ben 9.500 iscritti certificati (sic) i loro 200 nominati per trovarvi qualche candidato per le elezioni capitoline che hanno gridato di voler vincere fino a ier l’altro, hanno lanciato “l’allarme Roma” che sarebbe legato al – tenetevi forte! – complotto per far loro vincere le elezioni nella Capitale per poi far loro fare una “brutta figura”. Come se per quello occorresse far vincere loro le elezioni nella Capitale.
Protagonista della nuova uscita complottista la Cittadina Taverna, (in alto in un’occasionale espressione estatica), quella che biascicava incongruenze da Lilli Gruber qualche giorno fa devastata dalle bordate di Andrea Scanzi, che non è proprio uno in odore di Pd, e dalle pacate domande della conduttrice. Il M5S, specializzato nell’attirare l’attenzione sul movimento con uscite demenziali, con questo nuovo capolavoro da taverna è riuscito nella difficilissima impresa di convincere fors’anche chi aveva intenzione di provare a credere ad una banda di impresentabili dotati – forse – di buona volontà a cambiare ideae rivolgersi altrove. Senza dubbio essendo la follia dotata di un certo fascino, raccatteranno altri creduloni di qua e di là.
Tutto questo mentre a Bologna la lista grullica chiede al Vate la polizza-fedelta di 150mila euro…
(16 marzo 2016)
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