di Giovanna Di Rosa
C’è il braccio destro del Governatore Roberto Maroni, tra i 21 arrestati che hanno messo sottosopra gli uffici del Pirellone: si tratta di Fabio Rizzi, 49 anni, ex senatore, definito plenipotenziario di Maroni per la sanità e uomo che partorì la riforma sanitaria lombarda, della quale Maroni andava fiero.
In manette oltre a Rizzi, anche la compagna di quest’ultimo, ed altre 19 persone, undici delle quali funzionari pubblici raggiunti dai provvedimenti della procura di Monza. Secondo l’accusa avrebbero favorito alcuni gruppi imprenditoriali specializzati in servizi e forniture dentistiche che lavoravano in outsourcing all’interno di ospedali pubblici lombardi. Quest’ultimo scandalo arriva pochi mesi dopo l’arresto di Mario Mantovani ex vicepresidente della Regione e ex assessore alla Sanità.
La nuova #sanità di @LombardiaOnLine si prende davvero cura dei malati cronici pic.twitter.com/ylSxyau1hN
— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) 16 Febbraio 2016
Sarebbe molto più facile fare battute semplici e caciarone piuttosto che scrivere che davvero di questi scandali, di questa profonda corruzione di troppi uomini di governo, soprattutto a livello locale e regionale, il popolo italiano non ne può più. In nome del loro tornaconto personale questi scellerati stanno mettendo a rischio la stabilità dell’Italia. Una vera vergogna.
(16 febbraio 2016)
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