di Il Capo
Non amo particolarmente il portale Gay.it, che del resto non è nato per piacere a me, ma per seguire la linea editoriale che si è scelto. Ed il suo successo dimostra nei fatti che la sua scelta è stata giusta, che ha trovato corrispondenza nei gusti dei suoi lettori. In più occasioni, anche da questa rubrica, ho scritto chiaramente cosa pensavo di alcuni articoli e iniziative che Gay.it aveva pubblicato e intrapreso, rimediando attacchi ed insulti (non dai redattori del portale né dalla sua direzione), cosa alla quale sono abituato essendo sempre stato un cane sciolto ed avendo scelto di restare tale.
E’ tuttavia inaccettabile che i panzer di regime che si nascondono dietro titoli come “Direttore”, “Onorevole” e “Senatore”, queste facce di bronzo dai piedi di balsa che stanno dove stanno grazie al loro perpetuare un sistema di potere vergognoso e vantaggioso solo per loro, attacchino il portale con epiteti come “squadrismo”, richiamino le “liste di proscrizione”, per attaccare la scelta di Gay.it di pubblicare i nomi di coloro che non voteranno la legge sulle Unioni Civili.
In un paese libero le opinioni sono legittime e noi, che lo squadrismo e le liste di proscrizione le conosciamo bene, noi che nei campi di concentramento siamo stati bruciati, noi che siamo stati al confino, noi che non abbiamo uno straccio di diritto mentre abbiamo tutti i doveri, noi che siamo pestati per la strada dai lettori ed elettori di quei direttori, onorevoli e senatori che continuano ad insultarci e massacrarci di botte gratis perché questi Signori impediscono anche una giusta legge contro l’omofobia, in qualche modo ciò che dobbiamo dire lo dobbiamo dire. E francamente è anche ora che si sappia chi è che in questo paese blocca ogni evoluzione sociale che coinvolga le libertà individuali. Chi sono i teocrati che ritengono di vivere in Iran e non in uno stato laico e, in questo caso, nomi e cognomi sono benvenuti. Perché si deve sapere CHI la gente vota, una volta per tutte. Poi anche lor Signori esprimano liberamente la loro augusta opinione, ma NON trincerandosi dietro l’immunità, e DOPO avere messo TUTTI i cittadini su una base di assolutà parità.
Se sono ideologizzati teocrati non entrino in politica in uno stato laico che strapazza la sua Costituzione. Abbiamo piuttosto il coraggio di dichiararsi per quello che sono senza sofismi: antidemocratici arroganti che siedono su uno scranno per imporre la LORO idea di Stato e che la democrazia non sanno nemmeno dove sta di casa.
I destinatari di questo articolo non sono necessariamente coloro che Gay.it ha citato, l’arroganza del potere ne colpisce molti di più e anche tra i non eletti c’è chi non scherza.
(15 gennaio 2016)
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