di Gaiaitalia.com
Gli attacchi di Parigi del 13 novembre scorso hanno dato il “la” ad una serie di aggressione razziste nella città di Marsiglia che molti, colpevolmente, hanno ignorato forse impegnati a piangere il “cane eroe” con tutto il rispetto, che nella memoria collettiva rappresenta un omen salvifico, dove non può l’umanità possono i cani, che rischia di diventare una pericolosissima verità. A Marsiglia si sono infatti verificate una serie impressionante di aggressioni razziste a donne, ebrei e privati cittadini, da parte di estremisti di ogni genere.
Riferisce Libération di un uomo che indossava la kippa aggredito verbalmente da due giovani su una moto che al vederlo hanno brandito una t-shirt con l’effige del califfato terrroista ed assassino che si sono dati alla fuga vedendo arrivare la polizia; una donna musulmana è stata aggredita da un ventenne che l’ha insultata per il fatto di avere il volto scoperto e l’ha prima colpita con un pugno poi con un colpo di cutter al torace. La donna è stata ricoverata in ospedale. Gli aggressori sono ricercati.
Subito dopo l’attentato di Parigi un giovane aveva gridato “Allah Akhbar” a dei poliziotti mimando il taglio della gola. Prontamente arrestato è stato processato per direttissima. A Aix-en-Provence sono poi comparse numerose scritte islamofobe.
Non ci aspettano tempi tranquilli.
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