di Giovanna Di Rosa
Un biascichìo di incongruenze della “Cosa Nera” che si presenta a Bologna con Salvini reginetta della festa al grido di “Alfano inutile e cretino”. La volgarità dell’Italia predona e demente che dà solo la colpa agli altri c’è tutta: da Salvini a Berlusconi a Meloni, già insieme per più legislature, che oggi si presentano in questa nuova veste di riciclati nuovisti. Salvini non si smentisce, incolpa tutti gli incolpabili di vivere alle spalle degli altri. Berlusconi biascica le sue incongruenze come se avesse vent’anni, un disperato che vede sfuggirgli l’eternità della quale vaneggiava, e parla di nuove vittorie elettorali mentre i giovani leghisti lo fischiano. Poi Giorgia Meloni e le cariatidi del centrodestra berluscon-leghista si inventano nuovi slogan (senza uno straccio di proposta politica) come se fossero vergini di primo pelo e non protagonisti di una stagione italiana che ha devastato il paese occupata a fare leggi che giovassero al premier. Hanno sfilato proprio tutti: da Bossi a Maroni, da Meloni a Berlusconi, da Salvini all’ultimo dei llghisti, tutti a gridare che Renzi deve andarsene perché gli Italiani non lo vogliono. Per Meloni questo succederà dopo che la Cosa Nera vincerà le amministrative in tutta Italia.
Raffinatissimo Salvini nel parlare di Alfano: “Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te”. Grande classe.
(8 novembre 2015)
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