di Jorge Alberto Chavez Reyes
Per decenni è stata l’omosessualità ad essere trattata alla stregua di una malattia mentale. Senza successo, dato che malattia non è, ma sulla pelle di migliaia e migliaia di uomini e donne che sono stati “trattati” leggasi torturati, per essere “curati” per una malattia inesistente. Ora uno studio italiano suggerisce che esistono legami piuttosto stretti tra l’omofobia e alcuni disturbi mentali. Una tesi che supporta uno degli slogan anti-omofobia più efficaci: “L’omosessualità non è una malattia, l’omofobia sì”.
Per essere esatti, non si tratta di definire l’omofobia una malattia vera e propria, ma è certo che le attitudini e i comportamenti omofobi sono fortemente associati con disturbi della personalità che predispongono, per esempio, a forme di schizofrenia. Lo psicoticismo, in accordo con la teoria di Eysenck sulla personalità, è un tratto che si contraddistingue per “l’aggressività e la ostilità nei rapporti interpersonali”, e viene considerata una condizione che rende i soggetti che ne soffrono più vulnerabili o predisposti a soffrire di disturbi mentali di ogni tipo, particolarmente quelli legati alla schizofrenia.
Lo studio di cui parlavamo è stato pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, dall’equipe del Dr. Emanuele A. Jannini, dell’ Università di Tor Vergata di Roma, e presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale, che ha realizzato uno studio su 551 studenti universitari italiani di età compresa tra i 18 e i 30 anni che sono stati sottoposti e differenti tipi di valutazione psicometrica, analizzando il loro atteggiamento nei confronti delle persone omosessuali.
Lo studio ha studiato le reazioni nei confronti dell’omosessualità attraverso un questionario, mentre – nello stesso tempo – venivano misurati i livelli di omofobia e si andava alla ricerca di sintomi psico-patologici, meccanismi di difesa e modalità di approccio.
I risultati hanno portato ad una scoperta sorprendente: esiste una forte correlazione tra i soggetti ostili alle persone omosesuali e coloro che presentano segni di psicoticismo.
Lo studio sottolinea che:
- “L’omofobia è un problema sociale significativo che implica tratti de la personalità specifici nei soggetti che vivono un’avversione instrinseca verso le persone omosessuali.
- “Lo psicoticismo e i meccanismi di difesa immaturi sono specifiche nelle persone con più alti livelli di omofobia; da sottolineare un’associazione importante tra gli aspetti disfunzionali della personalità e le attitudini omofobiche.
- “Si tratta di un’associazione che può generare due tipi di vittima potenziale: aggressori sessuali e, soprattutto, persone omosessuali. D’altra parte il nostro studio si occupa di un tema controverso che si riferisce all’omofobia come possibile disturbo mentale e discute, altresì, di possibili implicazioni cliniche che si incrociano inevitabilmente con l’area dell’epistemologia psichiatrica.
- “Ne deriva che conoscere e e valutare la relazione tra la psicopatologia e la omofobia è fondamentale per prevenire la stigmatizzazione dell’omosessualità”.
In più gli autori dello studio continuano:
- “Abbiamo dimostrato l’implicazione dello psicoticismo e dei meccanismi di difesa immaturi negli atteggiamenti omofobi.”
- “E’ quindi necessario, nella valutazione dell’omofobia e nei programmi pertinenti di prevenzione, considerare gli aspetti psicologici descritti anteriormente.”
Il capo dell’equipe investigativa ha concluso, nel presentare lo studio, che : “Dopo avere per secoli discusso sull’omosessualità come malattia o no, per la prima volta si è dimostrato che la vera malattia che dovrebbe essere curata è l’omofobia, associata con psicopatologie potenzialmente gravi”.
Non ci rimane che aggiungere la necessità di fare i conti con la possibilità che il settore salute dei Governi si impegni con decisione nella lotta contro l’omofobia, e pone in rilievo un tema molto importante: quanto poco si faccia per la salute mentale della popolazione.
(16 settembre 2015)
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traduzione dall’originale spagnolo di J.A.Chavez Reyes pubblicato su Gaiaiespana.com.
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