di Giovanna Di Rosa
Stefano Fassina è salito di prima mattina sull’ammiraglia di Casa Berlusca, intervistato da uno dei colonnelli di Casa Berlusca, per lamentarsi di Renzi come se non l’avesse mai fatto, contare i voti che il Pd ha perso e dire che lui rimarrà comunque fedele al suo mandato (se esce da lì chi se lo vota?), che è ciò che fa ogni volta che c’è maretta in casa Pd: andare da Belpietro sull’ammiraglia di Casa Berlusca a dire di Renzi ciò che tutti immaginiamo Fassina dica di Renzi.
Stefano Fassina conferma che la sinistra Pd è in realtà una frangia impazzita di destra vicina a Berlusconi che si trova in un partito di centro sinistra solo perché nessuno di coloro che gridano il loro malesse ha il coraggio di togliersi dai piedi (onore a Pippo Civati) come ha fatto Pippo Civati, perché al contrario di Civati che si è costruito un consenso i vari Bersani, le varie Rosy Bindi, i vari Stefano Fassina fuori dal Pd non hanno un seguito. E se ce l’hanno ce lo dimostrino fondando un partito che abbia idee che magari lo votiamo anche.
Stefano Fassina (chi?) ha seguito l’esempio di tutti i quotidiani italiani che gridano alla morte di Matteo Renzi (lo scrivo da non renziana, lo scrivo da persona che non vota Pd, e non lo voterà mai) che invece di andare a scoperchiare le tombe dei veri morti sul campo di queste elezioni (Berlusconi, con Forza Italia ai minimi storici, Nichi Vendola, con Sel che a stento raggiunge il 3% e che si permette con disprezzo di dirigersi al Primo Ministro chiamandolo “il giovane presidente”, l’invidia è davvero una brutta bestia, le destre “istituzionali” che perdono voti a favore di Forza Nuova e Casa Pound); invece di preoccuparsi perché il primo partito della possibile coalizione di destra alle prossime politiche è un partito d’impronta fascista gestito da un segretario senza scrupoli e senza pudore, inneggiano alla morte del Premier/Segretario che in due anni ha vinto tutte le elezioni (cosa riuscita prima di lui solo a Piero Fassino, che è stato messo all’angolo proprio dalla corrente di cui Stefano Fassina è feroce rappresentante).
E se lo scrive il Resto del Carlino che Renzi ha perso fa parte del gioco, se lo ribadisce Fassina sulle reti di Casa Berlusca fa pena.
(2 giugno 2015)
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