
di Paolo M. Minciotti
L’attivista Paul Kasonkomona era stato arrestato nell’aprile 2013, dopo un’apparizione televisiva nella quale aveva contestato i deliri omofobi del governo, ed aveva chiesto pari diritti per gay e lesbiche.
L’attivista era stato arrestato con l’accusa di “incitare ad atti indecenti” e per tre giorni non aveva potuto avere accesso ai suoi trattamenti anti HIV; era quindi stato assolto da ogni imputazione perché le autorità non avevano potuto dimostrare che avesse effettivamente incitato “ad atti indecenti”.
L’accusa era ricorsa all’Alta Corte che, pochi giorni fa, ha definitivamente assolto il giovane da ogni accusa.
(19 maggio 2015)
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