di Paolo M. Minciotti
La polizia religiosa imposta dalla Sharia, la legge islamica in vigore nel nord della Nigeria, ha arrestato dodici persone che stavano festeggiando un compleanno con l’accusa di stare partecipando ad un “matrimonio gay”. I dodici arrestati sono stati trascinati davanti ai giornalisti per rendere nota “l’evidenza di omosessualità in ognuno di loro”, lo riporta la stampa nigeriana.
Secondo l’accusa la Polizia sarebbe entrata proprio nel momento in cui due uomini, “certi Faruq Maiduguri e Abba Mohammed”, scrive l’immonda stampa del paese, stavano consumando il proibitissimo atto. Proprio Abba Mohammed ha detto ai giornalisti in conferenza stampa, dove gli arrestati sono stati trascinati per essere sputtanati a livello nazionale, di non avere “idea di cosa la polizia stesse parlando” considerando che “stavo festeggiando mio il compleanno”.
Gli arresti sono avvenuti il 26 gennaio scorso nella località di Kano, nel nord della Nigeria. La Polizia Religiosa nigeriana si è resa protagonista di recenti azionie clatanti, tra le quali quella di distruggere 240mila bottiglie di birra e 320mila sigarette, azione molto più importante che non quella di fermare i massacri di Boko Haram.
(29 gennaio 2015)
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