di Daniele Santi
Un assalto all’arma bianca condotto da un gruppo di marocchini residenti a Tangeri, nel quartiere Boukhalef contro un gruppo di migranti subsahariani anche loro ivi residenti, è culminato con almeno un morto provocato dalla furia selvaggia degli attaccanti. La vittima èCharles Alphonse N’Dour, senegalese, ammazzato con una coltellata alla giugulare.
La lotta è continuata quando i marocchini assalitori volevano impadronirsi del cadavere ed i senegalesi rifiutavano di consegnarglielo, uno di loro – il giovane Abdou Niang, anche lui senegalese – viene gettato dalla finestra del secondo piano. Ha le gambe rotte.
La violenza razzista nel regno di Mohamed VI è in spaventoso aumento, vittime gli immigrati subsahariani. Si hanno notizie di altri tre morti ammazzati in attacchi razzisti (un ghanese e due cittadini della Guinea) dei cui corpi il mob razzista si è impadronito e dei quali, secondo un comunicato dell’ODT organizzazione sindacale dei lavoratori immigrati, è impossibile conoscere i nomi. Anche il costivoriano Kante Adama è stato ferito dal mon razzista con un colpo di machete alla testa.
La sua progonosi è riservatissima.
Nel gennaio scorso, nello stesso quartiere di Boukhalef, un boz razzista aveva brutalmente ammazzato il camerunese Cédric Bété (vedi foto).
(2 settembre 2014)
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