di Giovanna Di Rosa
Israele ha ritirato la sua delegazione e potrebbe dire un “no” definitivo ai colloqui – anche futuri – con Hamas, dopo che dal pomeriggio di martedì (19 agosto, ndr) sono ricominciati gli spari tra le parti. Hamas ha lanciato tre razzi verso Israele e le forze di tel Aviv hanno attaccato Gaza uccidendo la moglie ed il figlio di Mohammed Deif, leader delle brigate Qassam, braccio armato di Hamas, attacco al quale Deif sarebbe sopravvissuto.
Il ministero degli Interni israeliano ha dichiarato che Mohammed Deif è un “legittimo obiettivo” e che Israele farà di tutto per ucciderlo. Nella mattinata di mercoledì (mentre stiamo scrivendo) otto persone sarebbero rimaste uccise ed almeno cento feriti in un nuovo attacco israeliano su Gaza.
Secondo quanto pubblicato da Il Post il governo israeliano starebbe valutando la possibilitá di non cessare le ostilità, vincere sul campo e chiudere il conflitto senza nessun tipo di accordo con Hamas in modo da non lasciare sensazione di debolezza. Posizione aspramente criticata anche in patria dagli stessi cittadini israeliani.
(20 agosto 2014)
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