di Ahmed Naouali
E di colpo la storia ritorna indietro di cent’anni dopo l’annuncio unilaterale dei Qaedisti della costituzione del Califfato Islamico dell’Isis, la soppressione del confine del 1917 tra Siria ed Iraq e la conquista di un territorio che va dalla Siria all’Iraq intero, sotto il nome di “Califfato” con un capo supremo – il Califfo – designato nella persona di Abu Bakr al-Baghdadi ora “capo dei musulmani” in tutto il mondo.
Il Califfato non è uno stato nato dal popolo, ma è un regime imposto dai Qaedisti e dai loro complici, per lo più mercenari, che vogliono dividere la regione per aumentare la propria influenza politica ed economica (le regioni sottratte all’Iraq sono ricchissime di petrolio).
Nel frattempo aerei russi arrivano in soccorso delle milizie irachene e l’intelligence americana parla di una spartizione della zona tra sunniti, sciiti e curdi, con la formazione di tre mega aree.
Il futuro si presenta incerto.
(30 giugno 2014)
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