di Il Capo
Proprio stamani mentre Rainews24 mostrava una rticolo di giornale dove qualcuno accusava (e l’accusa è tutta da dimostrare) l’ex governatore del veneto Galan di avere ricevuto milioni di euro, con Repubblica che titola “Mazzette-vitalizio col “sistema Galan“, mentre leggevamo i titoli sulle tangenti di qua e di là, sul sistema di corruzione che si è basato (pare) sui partiti che governavano il sistema nato dall’Ometto (non me ne vorrà Aldo Busi) e i suoi alleati leghisti con complicità varie tra cui il Sindaco di Venezia ora ai domiciliari, mentre leggevamo tutto questo dicevo, non potevo fare a meno di pensare all’integrità morale dei fraticelli e delle monachelle di Fratelli d’Italia.
Loro, fuoriusciti dal corrotto centrodestra, protagonisti della straordinari epopea politica che tutti conosciamo, avendo portato centinaia di deputati al parlamento Europeo (o no?), mercoledì pomeriggio presentavano un’interrogazione alla Ministra Beatrice Lorenzin (trasmessa in diretta da Rai3) dove si chiedevano come mai esistesse ancora l’UNAR che ha il coraggio di lavorare contro le discriminazioni di donne ed omosessuali, chiedendo che la struttura venga chiusa (“Dieci milioni di euro all’anno!“, tuonava il Fratello d’Italia) essendo un’emanazione delle Pari Opportunità che tanto stanno sul gozzo ai Fratelli d’Italia sempre-più-a-destra-quattro-voti-in-croce-dovremo-pur-gridare e denunciavano indignati, tramite il loro portavoce, che addirittura si parla di omosessualità nelle scuole con l’apporto di persone omosessuali e transessuali chiedendosi come i poveri bambini potranno sopravvivere ad esperienze simili.
Fa bene ad indignarsi la grande forza politica chiamata Fratelli d’Italia che per sopravvivere dovrà rientrare nel calderone del centrodestra ex o post-berlusconiano che è tollerante o fascistoide a giorni alterni, perché è proprio contro le persone omosessuali e transessuali che lavorano per l’educazione che bisogna scagliarsi per proteggere i bambini non contro i corrotti (ex alleati di governo dei fratellissimi & sorellissime d’Italia in tempi di vacche grasse) che intascando tutto quello che possono a quei bambini rubano il futuro.
Non contro i preti pedofili che in stato di quasi impunità continuano la loro vita di pentimento [sic] mentre tra i gerarchi c’è chi dice che i Vescovi non devono denunciare i loro abusi sessuali e per difenderli attaccano le associazioni per i diritti delle persone omosessuali e l‘Unar che lavorano in nome della conoscenza e dell’educazione. Sotto continui attacchi.
Bravi i Fratellli d’Italia, riescono a dire tutto ciò che dicono senza ombra di vergogna.
(5 giugno 2014)
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