di Giancarlo Grassi
Con 332 voti e favore e 104 contrari (Lega Nord, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle che va sempre più a destra, perché sotto elezioni tutto fa brodo) la Camera dei deputati ha votato laì’abolizione del reato di clandestinità.
La legge – scrive l’Unità – prevede che per i reati punibili con una pena fino a quattro anni si ricorra – almeno per chi non è recidivo – alla cosiddetta messa alla prova, vale a dire a misure alternative al carcere, concordando con lo Stato un percorso di riabilitazione e di lavori socialmente utili.
Il reato di immigrazione clandestina era nato nel 2009, fortissimamente voluto dalle Lega Nord di Bossi, quando Roberto Maroni era ministro dell’Interno.
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