di Giovanna Di Rosa
Ha fatto bene Matteo Renzi ad accettare lo streaming in diretta con Il Vate Pentastelluto perché, nonostante le grida dei movimentisti a cinque stelle che inneggiano al trionfo, per ché la diretta con Beppe Grillo di ieri ha chiarito definitivamente di essere un populista estremista ed antidemocratico che non vuole costruire, ma distruggere entrato in politica per vendetta personale.
Ed è per vendetta personale che non ha fatto parlare Renzi, che ha sfoderato tutta la sua disgustosa arroganza, che si è permesso il suo comizio personale insultando la stampa.
E’ per vendetta personale che tiene in ostaggio un centinaio di deputati che stanno al suo gioco per insipienza o convenienza o lavaggio del cervello, chi lo sa: gente che ha risposte per qualsiasi cosa, ma che in parlamento non fa nulla, non dialoga, è il partito del “no” assoluto a tutto, che discredita tutte le forze politiche, la democrazia stessa e tutto cio che non è frutto del blog viscerale del Vate e dei suoi diktat.
Agire per vendette personali è sempre assai pericoloso, ma Grillo non ha scelta perché è dominato dal suo ego. E’ per il suo ego che fa ciò che fa. Ha bisogno di continuare a fare il comico e a riempire i teatri con i suoi spettacoli che ripete sul suo blog, che ripete in diretta streaming, che ripete davanti ai giornalisti.
Grillo è uno Zanni impazzito su un palcoscenico troppo grande che non trova il suo spazio e senza freni non si pone il problema delle conseguenze delle sue azioni e delle sue parole usate come manganelli.
Perché questo è Grillo, uno squadrista del nulla.
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