di Iosonodio
Gianni Cuperlo accusa, mentre se ne va come una diva sdegnosa fischiata dal suo pubblico, e dice “Un intervento sopra le righe”. Si riferisce a quello che Renzi gli ha appena detto: in poche parole che chi si indigna ora per le questioni delle preferenze che verranno fatte attraverso primarie doveva indignarsi prima qundo le preferenze vie primarie non esistevano.
Tanto basta per far imbestialire il presidente del PD che si alza, se ne va, non dice una parola, fa zigzag tra i giornalisti, insomma una sceneggiata da commedia all’Italiana di quelle coi padri che colti in castagna dai figli se ne vanno chiudendosi in sdegnoso mutsimo.
Quella di Cuperlo sarebbe la sinistra Pd, una vecchia signora incarognita e acida che non sopporta le critiche, che dice quel che deve dire, ma non tollera risposte, che ha perso – sempre – ma che ha vinto – poco, che è progressista, ma conservatrice, che vuole il nuovo, ma anche il vecchio, che va bene Renzi, ma deve andar bene anche D’Alema e via che basta mantenere il potere e punto.
In serata si parlava insistentemente delle sdegnate dimissioni di Cuperlo. Magari sarebbero anche un bel gesto, che ne so io?
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