di Paolo M. Minciotti
Abbiamo raccontato la storia qui: Ali Choudry di nazionalità pakistana, ma cresciuto in Canada e Stati Uniti, che vive con il suo compagno in Australia, avrebbe dovuto essere deportato in Pakistan l’8 gennaio dove, in qualità di omosessuale, sarebbe stato imprigionato e probabilmente giusiziato.
Dopo che il governo ne aveva ordinato la deportazione perché non aveva riconosciuto la sua relazione con il suo compagno – i due erano uniti in una Civil Partnership prima che il nuovo governo nazionalista del Queensland abolisse la legge invalidando la loro unione – un tribunale australiano ha deciso di bloccare l’azione di deportazione e riesaminare il caso.
Una petizione lanciata a favore di Ali Choudry, che ha lasciato il pakistan quando aveva 4 anni e non ne parla nemmeno la lingua, ha raccolto in pochissime ore più di 120mila firme.
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