L’ex celodurista ed ex leader leghista Umberto Bossi, colpito da nuove necessità mediatiche (è vero che saremmo stati volgari, ma avremmo dovuto riferisci a lui come come celavevodurista), obbligato a farsi da parte dopo il noto scandalo per distrazione di fondi del partito a favore della propria famiglia, attuale presidente della Lega Nord, è tornato alla carica scagliandosi contro le persone omosessuali e affermando che se ci “dovesse essere una legge che riconosce i matrimoni tra gay poi questi [sic] non si fermeranno (…) Una volta che si fa una prima legge poi chi li ferma più”…
L’alto discorso dell’uomo che ha fondato le sue fortune politiche sull’accordo con Berlusconi, ormai anch’egli in disgrazia, e su cerimonie pagane sulla riva dei fiumi, è stato pronunciato davanti a compagni di partito in difesa della sciagurata legge Bossi-Fini e all’insegna dell’odio anti-gay.