Vladimir Putin ha dichiarato che i “gay in Russia non soffrono nessuna discriminazione“ e che il vero problema “è che (i gay) stanno de-popolando l’Europa”, perché è evidente che la causa del calo demografico in Europa è colpa degli omosessuali.
E’ l’ennesima boutade a sfondo politico-ideologico sulla pelle delle persone omosessuali russe del presidente-dittatore della nuova Russia del gas e della mancanza di diritti. E’ l’ennesima conferma che Putin sta tentando di costruire, riuscendoci, un nuovo blocco geopolitico, che riempia i cuori di colori che continuano a sentirsi orfani dell’Unione Sovietica – Putin per primo – basato sulla negazione dei più basilari diritti umani e civili, in contrapposizione con il blocco occidentale che invece sull’affermazione dei diritti civili individuali ha costruito le sue politiche nell’ultimo decennio.
Affermare che i gay in Russia non sono discriminati è una schifosa menzogna, degna di chi ha organizzato il suo potere personale sulla discriminazioni, sulla persecuzione dei dissidenti, sulla prevaricazione.
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