di Giancarlo Grassi
Il processo alla dissidente è stato rimandato alla rete dove gli Ayatollah senza peccato del M5S, coloro che sono santi perché Cinquestelluti al contrario di tutti noi che siam merde in quanto non-Cinquestelluti, decideranno sul destino di una senatrice che ha attentato alla Sacralità del Capo criticandone i Santi Toni.
Perché la rete? “Perché siamo molto più corretti della Casta“, come ha ricordato un Cinquestelluto due minuti fa a Radio24 (ma tra cinque minuti questa dichiarazione sarà una mia invenzione, giusto il tempo di postare questa notizia su twitter ed essere investito da una scarica di insulti).
E’ la decisione presa democraticamente dalla democratica assemblea di democratici che nega la democrazia facendo fuori chi la democrazia vuole applicarla attraverso la discussione e la critica democratiche.
Nello stesso giorno, e poche ore prima che il Kapo scrivesse sul suo blog che il M5S aveva deciso, che bisogna pur esser fieri del poco che si ha, veniva reso noto un accordo politico in Sicilia, dove dal 30% il M5S è finito al 3%, tutto in pochi mesi, dove per sopravvivere e tentare di vincere la poltrona di Sindaco di Ragusa il Movimento dei Puri si è “alleato” con liste civiche vicine a Sel e Idv.
E’ un vero peccato vedere che la più splendida idea politica degli ultimi vent’anni, quella in cui molti speravano, anche chi scrive, venga ridotta a poltiglia mediatica dall’ego dei suoi capi e dall’inconsistenza dei loro Cittadini eletti, tanto puri da non volersi sporcare le mani con la politica, che è troppo sporca.
Ma se la voglion cambiare ‘sta politica le mani se le dovranno anche sporcare prima o poi…
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