Chi pensava che con l’affermazione dei diritti delle persone lgtb l’omofobia e la transfobia sarebbero diminuite si sbagliava, e probabilmente sbagliava sapendo di sbagliare, o forse non voleva pensare che sarebbe andata come sta andando.
Nonostante l’affermazione dei Diritti delle minoranze sessuali sia una realtà mondiale, a parte tristi esempi come l’Italia, con una forte attenzione al tema da parte dei governi del mondo occidentale, l’omofobia è sempre più feroce. E lo diventa ogni giorno di più.
“Gli omosessuali sono diversi e quindi inferiori, non è così accettabile che godano degli stessi diritti di cui io, normale, godo”.
E’ un po’ lo stesso meccanismo perverso che fa aumentare la violenza maschile sulle donne quanto più il loro peso, delle donne, aumenta nella società. E quando parliamo di violenza parliamo anche della violenza sul web, dello stalking, delle minacce, degli insulti che sono riservati a chi si ritiene inferiore. Omosessuali, lesbiche e donne.
Al contrario dell’odio verso le donne, tipicamente maschile, l’omofobia è ugualmente distribuita tra uomini e donne, anche se l’esperienza personale di chi scrive, ma trattasi solo di esperienza personale, dimostra che nelle donne l’omofobia è mascherata più spesso da buoni sentimenti, della serie “io potrei cambiarti” o si manifesta attraverso una rabbia feroce con non rare partecipazioni a pestaggi.
Il lavoro dei governi non deve quindi limitarsi all’approvazione di leggi sulle unioni per tutti, ma anche dotare la società tutta di strumenti atti a difendere le minoranze che possono contare su quelle leggi per vivere in una società dove opportunità e strumenti hanno lo stesso valore e lo stesso peso, per arginare le manifestazioni omofobe, transofobe e discriminatorie dei partiti politici (vedi foto).