Il risultato elettorale manda a carte quarantotto ogni programma elettorale, quello di Bersani e della sua coalizione, quello di Berlusconi che non c’era e che ha vinto la prova di forza con la Lega (Maroni è sulla graticola, Berlusca trionfa), non quello del Movimento 5 Stelle, trionfatore della tornata elettorale.
E’ evidente aspettarsi, visti i precedenti, che i discorsi sui diritti delle persone (morte degna, diritti delle coppie gay, inseminazione assistita, legge 40 and so on), passeranno in secondo piano, per evidenti ragioni dettate dalle circostanze.
Si spera che qualcuno si svegli dal suo torpore, dal suo studio delle prossime strategie e decida, con pragmatismo, di cominciare a ragionare sulle cose da fare sul serio, cominciando a tessere alleanze con chi potrebbe sostenere un accordo programmatico serio.
Ma “serio” e “Italia” fanno a pugni.
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