34 C
Roma
27.5 C
Milano
Pubblicità
Pubblicità
Torino
cielo sereno
24.5 ° C
26.5 °
23.2 °
74 %
2.9kmh
3 %
Sab
26 °
Dom
29 °
Lun
29 °
Mar
29 °
Mer
29 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeNotizieCultura & IntrattenimentoPubblico: gli ultimi due numeri (e il comunicato della redazione)

Pubblico: gli ultimi due numeri (e il comunicato della redazione)

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram

PubblicoGiornaledi Angela Giovanna Croce

Pubblico in edicola con gli ultimi due numeri domenica 30 e lunedì 31 dicembre. Chiude dopo tre mesi uno degli esperimenti editoriali più riusciti dell’atrofizzato (perché berlusconizzato) panorama editoriale dello Stivale. Se ne va un altro quotidiano e quando chiude un quotidiano chiude anche un pezzetto di democrazia.

Plurale o praziale? Non è questo che c’interessa, anche Gaiaitalia.com è parziale, come tutti i quotidiani. Coloro che si vantano di essere imparziali sono coloro che sono al servizio di uno o più poteri e giocano a fare la vergine. La vera imparzialità è il rispetto dell’opinione altrui e coltivare un’informazione plurale che guarda la realtà da diversi punti di vista.

Pubblico è stato un quotidiano “di parte”, non sempre siamo stati d’accordo, ma era importante perché si poteva comprare in edicola e leggere on-line. Giornalisti brillanti. Scelte coraggiose.

Auguri ai colleghi di Pubblico. Auguri affinché il giornale ritorni in edicola al più presto e vengano salvate le tutele dei giornalisti che vi operano. Auguri e saggezza affinché non si ripetano, se ci sono stati, gli errori di valutazione e di programmazione che gettano al vento dopo tre mesi gli sforzi di tanti. E grazie, perché la gratitudine in questo mondo di ladri è quasi scomparsa e almeno un po’ la dobbiamo a chi si sforza di ri-creare un po’ di cultura in questo Paese soffocato dal ciarpame del populismo.

E di seguito pubblichiamo il

“Comunicato dell’assemblea dei redattori di Pubblico Giornale”

Mancano poche ore all’assemblea dei soci del 31 dicembre che deciderà le sorti di Pubblico e di quasi 30 tra giornalisti e poligrafici. All’ordine del giorno una alternativa drammatica: la ricapitalizzazione della società oppure la messa in liquidazione e l’immediata sospensione delle pubblicazioni.

Oggi, è stato lo stesso amministratore delegato Tommaso Tessarolo ad anticipare quale sarà l’esito, annunciando la sospensione delle
pubblicazioni dal 1 gennaio 2013. Lo ha fatto in una sede ufficiale, il tavolo sindacale riunito presso la Federazione nazionale della Stampa italiana e inizialmente convocato per individuare possibili soluzioni alla crisi di Pubblico. E la decisione è stata confermata e condivisa dal direttore Luca Telese, che di questo giornale è anche editore.

A poco più di tre mesi dalla sua uscita in edicola, dunque, Pubblico ha le ore contate. E noi purtroppo siamo rimasti gli unici a pensare che questo sia un epilogo inaccettabile. In questo giornale abbiamo creduto. La gran parte di noi lavorava altrove e ha scelto di lasciare posti e stipendi sicuri per investire in un progetto che immaginavamo duraturo. Senza sospettare che coloro che lo hanno ideato e promosso, invece, lo avrebbero messo in discussione alla prima difficoltà.

Chiediamo ancora una volta all’amministratore delegato e al direttore-editore di tentare le strade non ancora percorse per rilanciare questa azienda. Siamo certi che un imprenditore autenticamente illuminato e capace possa ancora salvare questo giornale che, nonostante una gestione del tutto inadeguata e costellata da scelte imprenditoriali sbagliate, ha saputo trovare il suo spazio in un mercato complesso e in crisi e prova ogni giorno, pur nelle difficoltà, a offrire ai lettori un’informazione alternativa di qualità. Grazie anche ai tanti collaboratori che ogni giorno contribuiscono alla fattura del nostro quotidiano. Collaboratori che in alcuni casi non hanno ancora visto retribuiti i loro compensi e negli altri casi non hanno alcuna certezza sul pagamento degli arretrati.

Che un’azienda possa iniziare e finire il suo ciclo vitale in tre mesi è impensabile. Che la stessa azienda non abbia, in un lasso di tempo così breve, nemmeno la liquidità per pagare a tutti i suoi lavoratori le spettanze maturate è francamente inaccettabile. Per questo motivo la redazione di Pubblico oggi è in sciopero. Il giornale domani non sarà in edicola.

L’Assemblea dei redattori di Pubblico

Roma
cielo sereno
34 ° C
35.6 °
32.8 °
34 %
1kmh
0 %
Sab
36 °
Dom
37 °
Lun
38 °
Mar
37 °
Mer
37 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE