Il mondo delle fedi cieche è il mondo dell’idiozia: come i bambini che rifiutano di credere che non esiste Babbo Natale, ci sono congregazioni di adulti che sviluppano i loro personali credi e cercano di farne leggi sovranazionali, attribuendo il loro imbecille fanatismo a questa divinità o all’altra.
Siamo di nuovo all’abc: dio odia i froci, il capo della Teocrazia vaticana anche, se ci sono disatri naturali, guerre e squilibrati che ammazzano bambini, madri e insegnanti è colpa dell’avanzamento dei diritti dei gay, l’omosessualità è un’importazione dal corrotto occidente e qui non esiste (è la teoria di gran parte dei governanti africani, soprattutto di quelli in odore di omosessualità), il corrosivo spirito gay si esprime con un video di tal Sora Cesira dove si prende il giro il sacro vecchietto e le sue insalubri dichiarazioni pro-odio.
Così che le guerre sono colpa di Elton John e del suo compagno, o forse di George Michael o di Mika e perché no di Vladimir Luxuria, e che i malcostumi italiani di ruberie e corruzione dei politici sono colpa di Aurelio Mancuso, quando non di Anna Paola Concia la cui malvagia energia ha contaminato le pure stanze del Parlamento.
E’ evidente che gli intoleranti di prefessione sono alla frutta: la gente comune, che alla fine è quella che fa il mondo, si è accorta che in una coppia che si ama, sia questa formata da due uomini, due donne, un uomo e una donna, non c’è proprio niente di male. Le preoccupazioni sono dirette al mondo che li acccoglierà, un mondo governato da psicopatici preda del loro credo, in sintesi del loro ego, che eleggono a ideologia i loro turpi pensieri. Così che quella che Peppone (e in cuor suo anche Don Camillo) chiamava la Reazione, reagisce. In maniera violenta, inutile, scriteriata, disordinata. Chiamando alle Nuove Crociate.
Qualasiasi fede che cerchi davvero la felicità altrui, parte dal presupposto che la lotta va fatta “dentro” il cuore dell’uomo, che la lotta tra il bene e il male si celebra, si combatte e si vince o si perde “nel cuore” di ognuno. Cercare i nemici fuori di noi, non serve a nulla, se non a creare tensioni e sempre nuove guerre.
Ma tant’è.
E adesso che mi rileggo mi accorgo che ero tanto preoccupata di essere buona e colta che mi sono dimenticata di ricordare al papa che invece di parlare di gay come minaccia dovrebbe preoccuparsi delle minacce reali nascoste tra quei preti della sua chiesa che dopo avere fatto voto dicastità prediligono invece il sesso con i ragazzini…
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