di La Lurida
Ammettiamo prima di tutto di essere dei perfetti scemi, così da non alimentare false illusioni, così scemi da pensare e scrivere che è regola generale che un Sovrano, o chi si sente tale, passi il potere al sangue del suo sangue.
La feroce lotta tra l’Imperatore Al Tappone I e il segratario con quid (lo ha scritto l’Unità, poveri noi!) Alfano reo di volere un partito con elementari regole di democrazie con un padre fondatore che della democrazia se ne fotte, potrebbe scaturire nella candidatura alle primarie di Marina Berlusconi, la figlia prediletta, la Presidenta, insomma che tutto rimanga in famiglia (se avete notato uno strano accento siciliano leggendo non incolpate noi).
E’ il destino del partito del Capo, fondato dal Capo, con un nuovo nome coniato dal Capo, voluto dal Capo, con il segretario nominato dal Capo, che vuole liberarsi del Capo.