E’ previsto a Monpellier e sarà il primo della storia di Francia, dopo lla legge sul matrimonio ugualitario che il governo socialista approverà nei prossimi mesi. La chiesa cattolica non rinuncia alla sua patetica parvenza di civiltà e usa l’inutile verbo del cardinale Ricard il quale afferma che è la ”Laicità militante a limita il ruolo pubblico della religione”.
Il prelato dimentica che la laicità non è militanza, è un fondamento della moderna democrazia, che non è quella di Ratzinger, né quella della Conferenza Episcopale. Chi vota, comanda. E non sulla base di un diritto divino al quale bisogna credere perché ci credono i preti che condannano le nostre azioni e ne commettono di peggiori, non sulla base di una dittatura ideologica, la prima nella storia dell’umanità che dice che se non sei d’accordo con me ti elimino (la Inquisizione lo fece molto, molto prima di Stalin, i cattolici in politica ferocemente anticomunisti ci pensino); la legge sul matrimonio ugualitario si fa perché la vogliono la maggioranza dei francesi e i Vescovi dovranno stare zitti. Anche se gli costerà.
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