Il nuovo sindaco di Madrid, Ana Botella, moglie dell’ex primo ministro Aznar, che più di destra non si potrebbe, ha comunicato che le celebrazioni del Gay Pride di Madrid (una media di un milione e mezzo di partecipanti annui, il più grande d’Europa, qualcosa di diverso dalle feste da cortile organizzate in Italia), saranno ”feste popolari” e quindi ”Bene di itneresse culturale” se cosí lo deciderà all’unanimità il consiglio comunale.
La proposta è nata su indicazione del PSOE che ha lavorato con i partiti affinché la proposta venisse accettata, già dal marzo del 2011. Se la decisione fosse presa sarebbe un altro straordinario successo del movimento lgtb spagnolo, dal quale Arcigay potrebbe cercare di prendere esempio, se non fosse accecata dalla propria arroganza e demagogia e se non fosse già la più grande e importante associazione lgtb d’Europa.
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