Il gruppo di hacker umanisti Anonymous ha svelato il passato mercolesì, segnalandoli, gli indirizzi IP dei visitatori di centonovanta siti internet contenenti pornografia infantile, unendosi così, ancora una volta, allo
sforzo nella lotta alla pedopornografia on-line. Anonymous ha denominato l’operazione ”Operazione Darknet”. Ultimi obiettivo della campagna è stato Freedom Hosting, server che Anonymous accusa di ospitare più di 40 siti di pornografia infantile, e i visitatori di quei siti che nascondono la propria identità usando Tor, un software che permette agli utenti di navigare in forma anonima su Internet. Secondo Anonymous, così come riportato da Giornalettismo.com, il ”99 per cento” degli utenti che utilizza Tor è composto da giornalisti in Iran e Cina, dalle agenzie di intelligence del governo che combattono una guerra segreta con al-Qaida e dagli stessi membri di Anonymous, ma il gruppo ha rilevato che alcuni utilizzano il proxy per accedere a materiale pedopornografico.
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