E’ il momento di nuove grida che vengono dal PD e che ripetono per l’ennesima volta ”E’ un attacco alla Democrazia”. Questa volta è lo yes man di D’Alema, il segretario Bersani con il quale si
dovrebbero vincere le prossime elezioni, a gridare un’altra volta lo stesso slogan che dal 1994 ad oggi è stato gridato inutilmente decine e decine di voti. Dal 1994 ad oggi la classe politica italiana non è cambiata di una virgola, il PD è governato dalla stessa oligarchia che ha distrutto in pochi anni un patrimonio di dieci punti percentuali di voti (milioni di voti, per parlare come si deve), il PDL da partito-azienda è diventato partito-stato-antistato governato da Berlusconi che fà il bello e il cattivo tempo dentro e fuori del ”partito”, una entità che serve e che muove milioni di voti, ma che in realtà è un’emanazione dello spaventoso ego del suo capo che lo governa con il pugno di ferro, in combutta con la Lega di Bossi. Gridare ”al lupo, al lupo!” è tutto ciò che sa fare il PD. Fa anche grandi battaglie, come dicono loro: tutte perse. L’Italia è la barzelletta – e la preoccupazione – dell’UE e di molti stati occidentali, i cittadini italiani sono tra i più razzisti, ignoranti ed egoisti dell’Europa tutta con punte di intolerranza riconoscibili sono nelle ex-repubbliche sovietiche. Che fa quello che vuole essere il partito che governerà l’Italia nel post-2013? Grida. Le stesse cose, gli stessi vuoti slogan. Dal 1994 non è cambiato niente, a parte i nomi dei segretari.
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