Mentre i contorni della rivolta tunisina e della apparente ‘‘pacificazione” seguita alla fuga di Ben Ali e alle dimissioni del suo ex Primo Ministro, sono sempre più confusi, complice anche certa stampa
italiana che non racconta nulla di una rivoluzione che agli Italiani, e a certi politici italiani amici dell’ex dittattore, non interessa. Disgraziatamente gli eventi ci obbligano ad occuparci di cose di cui avremmo fatto volentieri a meno, e l’esodo di massa dalla Tunisia non si ferma, così che anche gli Italiani, impegnati nella visione di Amici o altre porcate televisive dovranno svegliarsi. Altre mille persone sono arrivate nella notte a Lampedusa, mentre le nostre fonti in Tunisia ci parlano di un paese paralizzato, dove non si lavora, dove imperversano vandalismi (bruciano stazioni e deragliano treni) e di un reparto di agitatori professionisti, presumibilmente islamisti radicali, che le forze dell’ordine non riescono o non vogliono controllare.