Non è che ci sia sfuggito, sapevamo che c’era. E che sapevamo che anche quest’anno, come tutti gli altri anni, avrebbe incollato davanti alla TV sedici o diciassette milioni di Italiani: sapevamo anche che ci
sarebbero state polemiche, che ci sarebbero stati big (sic!) fatti uscire dalla porta e rientrare dalla finestra, perché l’Italietta è sempre la stessa solfa. Così che senza nemmeno deciderlo non abbiamo pubblicato una sola riga sul festival della canzone italiana, meglio noto come festival di Sanremo. Ci hanno sgridato. Ci hanno detto che almeno due parole potevamo dirle, così che siamo qui ad esaudire l’agognato desiderio. Non parleremo mai del festival della canzonetta idiota, né del grande fratello, né dell’isola dei famosi, né di tutte le porcate televisive che hanno contribuito a fare dell’Italia il paese di teste vuote che è diventato. E se proprio questa cosa molesta, si può sempre evitare di leggerci. Che non è mica un obbligo…
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