Pochi pensavano che la Tunisia, questo piccolo paese con meno abitanti della sola New York fosse il grado di fare esplodere la più grande rivolta popolare pacifica che si ricordi. Dopo la fuga di Ben Alì, sono
incominciati i tumulti in Egitto, manifestazioni in Yemen e Siria. A partire dal prossimo sabato altre seguiranno: in Giordania, in Libia e il 20 febbraio in Marocco. Quella marocchina è la storia da seguire con più attenzione. Il manifesto redatto dai giovani di ‘‘Democrazia e libertà ora”, che hanno convocato la manifestazione, è di rara intolleranza. Dietro tutto questo movimento continua la vita di sempre dei vari dittatori del medio oriente, inconsapevoli o stupidi, o accecati dal loro stesso attaccamento al potere.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)