di Diego Romeo #primalumanità twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
Lo scorso martedì 1° ottobre, l’europarlamentare Pietro Bartolo ha organizzato, presso la sede del Parlamento Europeo, una toccante mostra fotografica in memoria della “strage di Lampedusa”. Una tragedia avvenuta il 3 ottobre del 2013 a poche miglia dalla famosa isola.
All’epoca l’On. Bartolo era il medico del poliambulatorio di quella piccola isola che rappresenta l’ultimo pezzo d’Europa nel Mediterraneo. In quella tragedia morirono 368 persone, non migranti, non profughi, non irregolari, non clandestini, ma persone! Uomini, donne e bambini salpati dalle coste africane, dopo un’odissea durata anche anni, alla ricerca di un futuro migliore per sé e i propri cari. Un viaggio che per 368 non è mai finito.

Fu proprio l’On. Bartolo, come lui stesso racconta, a prestare soccorso ai superstiti e purtroppo a fare anche la tremenda ispezione cadaverica, per l’identificazione dei cadaveri. Fatta anche su bambini nati durante la traversata e legati alla madre ancora con il cordone ombelicale. Bambini vestiti a festa nati in paese in guerra e morti in fondo al mare fra l’indifferenza di tanti europei.

Oggi l’On. Bartolo è impegnato in prima persona al Parlamento Europeo, per modificare i trattati e le leggi che regolamentano il flusso migratorio. Ma ancor di più è impegnato a sensibilizzare l’Europa intera su questa strage silenziosa. Questo lo scopo della mostra fotografica inaugurata al Parlamento, questo il senso della sua toccante testimonianza che ha fatto versare non poche lacrime a tutti i giovani presenti.
Non mi sento di aggiungere altro a questo articolo se non invitarvi ad ascoltare cliccando al link in basso l’intervento integrale dell’On. Bartolo nel #podcast che ho realizzato per Radiogaiaitalia.com. Perché solo dalle parole di un testimone diretto si può capire veramente il dramma che queste persone vivono.
I nostri #Speciali in #podcast: l’intervento al Parlamento Europeo dell’On. Pietro Bartolo
(3 ottobre 2019)
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