di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
E così dal ministro del Lavoro dalle poche competenze e quelle poche quasi inesistenti, si levò il grido d’allarme: “Manipolato il Decreto sulla Pace Fiscale!” inviato al Quirinale. Ma il Quirinale disse altro: “Non ci è arrivato nessun documento”, e all’augusto verbo il ministro del Lavoro trasale. Quindi l’alleato di Governo del ministro dell’Interno ha il coccolone quando la Lega risponde: “Eravamo tutti d’accordo”. Orrore, disperazione e sgomento nel M5S che ha la solita replcia: “Non è vero”.
Meglio di un siparietto da avanspettacolo da due soldi. Ma si gioca con le palle degli Italiani.
Così Mattarella interviene e parla di “responsabilità”. Come parlare di Mozart a un sordo.
Perché se venisse fuori che sul serio erano tutti d’accordo il capo politico del M5S avrebbe un problema. Il cosiddetto decreto della pace fiscale agli elettori folgorati sulla via del grillismo non piace per niente, come se non bastasse la trista vicenda TAP, e domenica a Roma si celebra il grillismo come le associazioni religiose festeggiano l’uomo in bianco: guai a non esserci. Così meglio non rischiare e sbraitare colpe di qua e di là puntando il dito verso chi capita. Le cattive abitudini che sono il cemento dell’orrenda unione pentaleghista.
Ora è il momento di guerre e di altolà perché a dire che il M5S sapeva perfettamente qual’era il contenuto del Decreto non siamo noi, ma è il sottosegretario leghista all’Economia Massimo Garavaglia, che con la sua dichiarazione ha mandato su tutte le furie i vertici del Movimento.
La dichiarazione del capetto politico del movimento è lapidaria e grida che “L’accordo politico raggiunto martedì a Palazzo Chigi era un altro: nessuno scudo fiscale o non punibilità per gli evasori. Noi non aiutiamo i capitali mafiosi”, ci limitiamo a farci fotografare coi loro fratelli. Quando non sappiamo sono fratelli di boss, naturalmente.
Nel frattempo delle minacce di denuncia alla Procura non si sa più nulla, perché se è vero che anche i sudditi del principino grillino erano al corrente della faccenduola il rischio sarebbe quello di denunciare se stessi, quando l’obbiettivo è distruggere l’ennesimo nemico che non c’è.
Insomma hanno dato, finalmente, il via al Grande Scannatoio dopo che per mesi hanno finto di andare d’amore e d’accordo. La grande tragicomica è appena iniziata: voleranno gli stracci e anche gli spread. Ma di fronte all’eternità cosa volete che siano pochi miliardi. Dal momento che entro poche settimane entreranno in vigore direttamente i miracoli i miliardi appariranno con la stessa velocità con la quale appaiono i guai.
(18 ottobre 2018)
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