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Dalle parlamentarie del “E’ tutto normale” a quelli che ne inventano una ogni giorno. Orrore elettorale

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di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #Elezioni2018

 

 

Dunque le critiche al M5S e alle parlamentarie on line si sono risolte con un caos indicibile, stando a ciò che si è letto sui social e a quanto dai social è stato riportato sui quotidiani, caos prontamente risolto dal vate di Grillology e dalla sua macchina delle bufale con un lapidario “E’ tutto normale”. Quindi hashtag #annullatetutto, ricorsi con avvocati al seguito, post di attivisti della prima ora furiosi, interviste del candidato premier, smentite ed accuse sono “Tutto normale”. Non si fatica a crederlo. Il M5S nel caos è nato e di caos si nutre. Questo sì è tutto normale.

Il quotidiano La Stampa del 17 gennaio scorso scriveva di una “registrazione audio imbarazzante” che solleva “non pochi interrogativi sulle votazioni per i candidati M5s in Parlamento. L’hanno pubblicata gli ex M5s Marco Canestrari e Nicola Biondo anche se l’audio gira ormai tra i parlamentari ex M5s. L’audio sarebbe stato inviato ieri (16 gennaio, ndr), la prima giornata delle votazioni per le parlamentarie, e fatto pervenire agli autori di Supernova da «attivisti messinesi». Nel «warning» si lamenta anche l’assenza, tra i candidati, di un «senatore uscente» anche se l’aspetto più inquietante è quello relativo alla richiesta di «sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic» che lascerebbe presupporre l’esistenza di “cordate” per organizzare il voto. Ecco il testo del file audio: «Enrico ciao, scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt, mancano troppi candidati all’appello, addirittura manca anche un candidato senatore uscente. Il sistema non sta funzionando. L’ordine è di non votare per adesso e di aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo; altrimenti saranno rinviate queste parlamentarie. È una malacumpassa allucinante e io sono? comincio ad essere stanco di tutti questi problemi creati dallo Staff per incompetenze ormai palesi a tutti. Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic. Ti abbraccio, ciao».”

L’audio è ascoltabile in rete sul blog di Supernova. E ciò che viene detto lo trovate trascritto in basso:

 

Enrico ciao, 
scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt, mancano troppi candidati all’appello, addirittura manca anche un candidato senatore uscente. Il sistema non sta funzionando. L’ordine è di non votare per adesso e di aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo; altrimenti saranno rinviate queste parlamentarie.
E’ una malacumpassa allucinante e io sono… comincio ad essere stanco di tutti questi problemi creati dallo Staff per incompetenze ormai palesi a tutti.
Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic.

Ti abbraccio, ciao.

 

Nella serata del 17 gennaio veniva ufficializzata la meraviglia delle parlamentarie, con il buon Di Maio che si vanta dei 10mila candidati, si vanta delle persone che non avevano i requisiti e si vanta del “M5S che non manda in parlamento chiunque”. Una battuta straordinaria: applause applause applause.

Dunque non c’è nulla di cui preoccuparsi. La campagna elettorale per le elezioni 2018 consegna agli Italiani forze politiche riconosciute e perfettamente riconoscibili: un capo di partito miliardario 82enne che cade fisicamente a pezzi che parla di recupero fiscale di 40miliardi di euro, lui che ha avuto una condanna a 4 anni per evasione fiscale, senza dire come e promettendo favolosi aumenti di pensione senza dire dove prenderà i soldi che non ci sono. In questo è coadiuvato da un partito razzista, xenofobo e omofobo che farà accordi anche col M5S pur di andare al governo, e che parla di cambiare la Costituzione per legittimare la “razza”, che nemmeno nel triste Ventennio del secolo scorso si avrebbe avuto tanto coraggio. Con loro una bionda specializzata in grida furibonde e in litigi con ex compagni di coalizione per un logo. Un Movimento populista nato sul caos che di caos si nutre che ha portato in Parlamento incolti, ignoranti, illetterati, incapaci e fanatici delle scie chimiche e delle sirene (proprio quelle che nuotano) e che cambia le proprie regole interne come ci si cambiano le mutande mentre l’intero sistema politico non fa una piega e fioccano i ricorsi e le denunce per una cosa populista spezzettata in tre associazioni che si passano gli iscritti l’un l’altra in sfregio ad ogni regola. Un partito di sinistra che più sinistra non si può, formato da ex appartenenti al Partito Democratico che hanno votato con il Governo Monti, e col sorriso sulle labbra oltre alla gradita compagnia dell’82enne in sfacelo di cui sopra, tutte le leggi che ora fanno loro schifo e che dicono (dicono) di volere abolire. Un partito che ha stravolto sé stesso nel 2013 spostandosi verso un neoliberismo con lontanissimo retrogusto di sinistra e buonismo che regge i colpi nonostante sia attaccato da tutti i lati, persino da chi ha sostenuto la sua nascita, in un moto d’odio apparentemente inspiegabile. E sottolineiamo apparentemente.

Questo è lo stato della campagna elettorale 2018 in vista di elezioni, quelle del 4 marzo, che hanno come unico scenario reale possibile l’ingovernabilità, le alleanze agghiaccianti dell’ultima ora ed uno schizzare dello spread ad oltre 500 punti in men che non si dica. Questi incoscienti giocano col fuoco, con la vita dei loro cittadini e tutto ciò che fanno è darsi la colpa l’un l’altro accusando l’avversario di ciò che essi sono. Tutto questo è preoccupante. Davvero preoccupante.




(18 gennaio 2018)

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