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Quei mattacchioni di Anonymous ne hanno fatta un’altra delle loro ed hanno annunciato di essere entrati in possesso, alla maniera di Anonymous, di una vera e proprio miniera di dati riservati e personali di poliziotti, militari, marinai stellati dello Stivale. E non contenti lo hanno annunciato urbi et orbi: “Cittadini, siamo lieti di annunciarvi, per il diritto della democrazia e della dignità dei popoli, che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al ministero dell’Interno, al ministero della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo”, con un comunicato online della Polizia Postale diffuso il 14 novembre scorso.
I dati in possesso di Anonymous sono dati personali e includono patenti di guida, carte d’identità, dichiarazione dei redditi, numeri di telefono insieme ad ordini di servizio, note e contratti riferiti a personale e attività di militari e poliziotti: C’è naturalmente anche ciò che riguarda stipendi e curriculum. Non solo, ci sono anche le frequenze da usare per comunicare nei viaggi all’estero del presidente del Consiglio Gentiloni insieme alle attività della Digos durante le manifestazioni. Incluse targhe di auto e assicurazioni. Insomma, quei mattacchioni di Anonymous non si sono fatti mancare niente.
(16 novembre 2017)
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