
di Giovanna Di Rosa
Siamo incappati qualche ora fa sulla pagina di Facebook di un’esponente PD che abbiamo avuto modo di ospitare anche sulle nostre pagine con un’intervista, qualche mese fa, rimanendo colpiti da un post che denunciava insulti e messaggi ingiuriosi da un esponente – ed alcune persone presumibilmente a lui legate, amici, conoscenti o sodali di Movimento, non sappiamo – del M5S. Gli insulti rivolti all’esponente PD hanno direttamente a che fare con il fatto di essere donna, secondo la più antica e disgustosa tradizione maschilista.
Abbiamo prontamente contattato l’esponente PD, Anna Rita Leonardi, per chiederle informazioni sull’accaduto. Leonardi ci ha risposto che ritiene di dare fastidio per le sue posizioni politiche e per il suo fare opposizione, anche dal web, secondo le modalità dell’opposizione politica, alle posizioni del M5S. Il risultato è una catena di insulti che lascia senza fiato, conditi di volgarità e frasi pornografiche, inviti a prestare il suo corpo per sconcezze di vario genere ed una violenza inaudita, ingiustificata dalla quale il M5S dovrebbe prendere le distanze. Cosa che non ha ancora fatto, al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo.
Al tutto sembra essere stato dato il “la” da un noto attivista del M5S del Sacro Blog, che in altre occasioni non ha perso tempo a mettere alla berlina i post di Leonardi con la grazia che potete vedere:
La campagna di violenza e volgarità sessista mediatiche nei confronti della dirigente PD Anna Rita Leonardi è chiarissimamente visibile nei post che seguono (abbiamo volutamente oscurato i nomi ed i cognomi e le fotografie, ma non i post, perché non siamo al corrente di quale piega abbiano preso le indagini seguite alla denuncia di Leonardi).
Solidarietà alla dirigente del Pd è naturalmente arrivata da tutto il suo partito e dalla società civile. E’ tuttavia inquietante, e lo è sempre di più, che alla contrapposizione politica sana, allo scontro anche feroce sui contenuti, si siano sostituiti l’assoluto vuoto delle proposte, l’incapacità nel mettere in pratica anche le misure di governo più elementari e, in mancanza di argomenti, una violenza verbale terribile ed ingiustificata, spesso sessista, e basata sull’attacco personale anziché politico.
E’ un pessimo segno. E dopo questo articolo rischiamo di essere riempiti d’insulti pure noi. Niente di nuovo sul fronte 5Stelle.
(5 luglio 2017)
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