di Daniele Santi
I suprematisti bianchi del Ku Klux Klan, accompagnati dall’estrema destra statunitense, con tanto di simboli nazisti e saluti romani, sono tornati alla ribalta dopo che la decisione del governo del South Carolina di rimuovere dal Campidoglio la bandiera confederata, simbolo sudista della segregazione razziale dei neri.
Il New York Times riporta la notizia di scontri e scrive di circa 2mila partecipanti alla manifestazione dei suprematisti del KKK, che sventolavano, grazie a militanti neonazisti, oltre alle bandiere confederate, anche bandiere con svastiche e altri riferimenti al nazismo e alla supremazia dei bianchi. Proprio una società dove c’è da star tranquilli.
La rimozione della bandiera confederata era stata decisa dopo che il 17 giugno scorso un suprematista, Dylan Roof, aveva ucciso nove persone in una chiesa cristiana metodista di Charleston, in South Carolina, un chiesa molto importante per la storia della comunità statunitense afroamericana.
(20 luglio 2015)
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