di Il Capo
Eh, gli omosessuali di una volta! Quelli che si nascondevano timorosi dell’altissimo e di loro stessi, nonché del loro turpe peccato, vittime dell’amore che “non osa dire il suo nome”, e della vergogna – giusta e sacrosanta – che per la loro condizione di schifosi pervertiti, meritavano. Ce ne sono ancora tanti, dicono, nascosti tra noi. Di quella gentaglia.
Ma oggi per lo più si organizzano in associazioni dedite alla propagazione della falsa “ideologia del gender”, se ne vanno in giro per le strade liberi ed allegri, fieri della loro appartenenza ed impunità, come se meritassero rispetto. Dall’alto dei loro pulpiti tuonano i loro dogmi sentendosi nel giusto ed addirittura vengono protetti nei loro turpi atti verso minori, protetti da quella stessa “ideologia del gender” che non esiste e che essi si inventano di sana pianta, i pervertiti, per convincere il mondo di essere nel giusto.
Hanno l’ardire e l’arroganza di sentirsi nel giusto e di poter dire ciò che vogliono sicuri della loro impunità, come una lobby esercitano pressioni sulla politica per poter essere liberi da leggi che impediscano la propagazione delle loro parole d’odio verso gli altri… Ops!
… ma non starò mica parlando del Vaticano?
(17 aprile 2015)
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