di Filomena Filippetti
Non che si pretenda che sappia cosa sono i “gesti politici” l’attaccante 26enne dell’Ascoli Leonardo Perez, lui che ha scelto di campare coi piedi salvo qualche colpo di testa quando lo si ritenga utile allo scopo (parliamo di calcio, non si inquieti), lui si limita a fare il saluto romano (proibito dalla legge, ma le leggi in Italia le fanno rispettare solo a chi ruba un panino perché ha fame); non pretendiamo nemmeno che conosca la storia, si allenano tutto il santo giorno non vorremo che trovino il tempo per documentarsi, pretendiamo che la smetta. In nome del paese che gli ha dato i natali, gli dà da mangiare ed è costituzionalmente antifascista.
Alla Lega Pro Mario Macalli e alla Figc Carlo Tavecchio, pare importi ‘na sega, non hanno detto una parola dall’inizio della stagione, mentre i signori dell’ANPI che il saluto romano lo ricordano bene, essendoci morti ammazzati affinché i suoi portatori se ne andassero e con loro la loro orrenda, sì hanno cominciato a protestare e il caso è diventato nazionale. Per ora molto rumore, ma fatti nemmeno uno.
Non che ci si aspetti molto di più da questo calcio fallito moralmente e sull’orlo del fallimento finanziario che andrebbe abolito.
(25 febbrio 2015)
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