di Paolo M. Minciotti
Dal prossimo primo aprile la monarchia assoluta del Sultanato del Brunei punirà con flagellazione e pena di morte per lapidazione gli omosessuali, secondo i dettami della Sharia.
Dopo la firma della legge da parte del Sultano Hassanal Bolkiah, il Brunéi sarà il primo paese del sud est asiatico ad avere in vigore una legge di questo tipo. La nuova legge irrigidirà le norme già esistenti che puniscono la sodomia con pene fino a 10 anni.
Non sarà solo l’omosessualità ad essere punita con la morte per lapidazione, ma anche gli adulteri eterosessuali. Agli omosessuali è riservato però un trattamento speciale: la flagellazione per il semplice fatto di essere ciò che sono, anche se rinunciano alla vita sessuale.
Nello stesso gruppo di privilegiati cui si applicheranno le frustate, anche gli alcolisti e le donne che abortiscono.
La pena di morte non si applica nello stato dal 1957, ora la modernizzazione [sic] voluta dal Sultano (monarca assoluto che riveste anche la carica di Primo Ministro) la riporta in auge insieme a altre medievali misure.
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