di Iosonodio
Dopo avere passato un intero anno ad essere tuttologi, premier, segretari di partito, allenatori, giornalisti, esperti di tutto e niente, politologi, criminologi; dopo avere passato mesi e mesi, quasi dodici, ad essere qualcuno altro, o meglio, ad essere quello che pensiamo di dover essere in questo mondo in cui bisogna essere stupendi per Facebook, colti e preparati per Twitter, avere una vita da Hollywood per Istagram; dopo avere passato gli ultimi – quasi – 365 giorni ad occuparci di essere quello che vogliamo che gli altri pensino di noi, proviamo oggi, Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale, a travestirci da esseri umani, quello che alla fine siamo.
Esseri umani semplici, di quelli che vanno al cesso e piangono e producono anche cattivi odori, oltre ad essere quella meraviglia dell’universo che siamo.
Magari, con un po’ di fortuna, potremmo scoprire che varrebbe davvero la pena vivere Carnevale tutto l’anno…
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