di Paolo M. Minciotti
Alcuni animali su quattro ruote, di quelli che pensano che quelle moderne macchine puzzolenti che viaggiano su gomma siano la prosecuzione del loro miserrimo fallo e, ne consegue, la prova della loro viril presenza, hanno gettato urina addosso a un gruppo di gay che verso le 2 di notte di qualche giorno fa, sostavano tranquillamente davanti al MONO, locale storico della comunità LGTB milanese, vicino a porta Venezia.
Gli animali, per loro natura veloci a parte la velocità da bradipo dei loro neuroni nel caso delle varianti umane, si sono dileguati così in fretta da non lasciare agli stupefatti astanti, nemmeno la possibilità di prendere il numero di targa.
Non abbiamo letto, a parte le dichiarazioni del CIG di Milano, prese di posizione particolarmente indignate dalla Giunta milanese, dopo tanti “bei dire” (molto meglio “un bel tacere”, certo) poco sta facendo e si presume farà per le questioni che riguardano le persone omosessuali.
In chiusura, rispondendo a coloro che attraverso la nostra pagina Twitter ci manifestavano la loro indignazione, crediamo sia importante sottolineare che in tutti i paesi in cui si sono irrigidite le norme contro l’omofobia, dove le leggi sono chiare, dove il matrimonio ugualitario è una realtà, dove la popolazione è maggioritariamente favorevole alla totale uguaglianza di diritti per tutti, dove le forze dell’ordine agiscono e catturano i colpevoli e le pene comminate sono severe, i casi di omofobia anche feroce, non sono diminuiti. Sono, al contrario, e tristemente, aumentati.
La lotta contro l’omofobia e le sue disgustose manifestazioni, durerà ancora per molto, molto tempo.
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