Il vescovo di Honolulu Larry Silva, è l’ultimo della serie ad avere lanciato una genialata mediatica sul matrimonio per tutti, affidando ad una lettera aperta la sua contrarietà, poverello come soffre, all’approvazione del matrimonio per tutti nelle Isole Hawaii.
La lettera aperta si esprime secondo i dettami e con le stupidaggini senza senso che tutti conosciamo, paragona matrimonio per tutti a poligamia e a bestialità di vario genere, riferisce che grazie ai matrimoni per tutti la “non discriminazione diventerà la regola” e per certi settori della chiesa ad essere la regola è la “discriminazione”, ma raggiunge l’apice del suo numero di cabaret di provincia quando afferma a causa dell’assenza di una “famiglia normale” ci saranno più “poveri, più problemi sociali, aumenteranno i suicidi giovanili”, insomma una società che nemmeno potremmo immaginare.
Lary Silva dimentica naturalmente di citare i tremendi problemi psicologici che i minori violentati da sacerdoti cattolici devono affrontare grazie all’omertà e alle argomentazioni che al bravo vescovo di Honolulu tanto stanno a cuore.
Per un uomo che vuole dimostrare di avere a cuore la felicità dell’umanità si tratta davvero di una dimenticanza imperdonabile.
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