Si è cominciato con Gay.ru, che è sparito dai motori di ricerca immediatamente dopo l’approvazione della legge contro la “propaganda omosessuale” voluta dal nazismo antigay instaurato da Putin, poi è stata la volta di notizie a contenuto lgtb riguardanti ciò che accade in Russia (immaginiamo di essere stati bloccati migliaia di volte con tutto ciò che stiamo pubblicando sul disgustoso e liberticida regime), ora Google, secondo quanto denunciato da utenti russi che si sarebbero lamentati direttamente con il gigante del web, avrebbe bloccato ogni contenuto lgtb, rendendoli inaccessibili agli utenti russi.
Ciò che sta succedendo in Russia contro gay e lesbiche è qualcosa che davvero sta spingendosi molto in là, e che dovrebbe farci riflettere sulle azioni da compiere per salvaguardare anche le nostre libertà.
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