Crocetta, europarlamentare del PD, ha affermato che Togliatti era ”fascista con gli omosessuali” e cita il caso Pasolini e la sua famosa dichiarazione ”la differenza fra un fascista e un anti-fascista la fa solo la tessera”.
Potremmo commentare, siccome siamo cattivi e politicamente scorretti, che la differenza tra un politico e un deputato la fanno solo ”le parole che si pronunciano e gli effetti che provocano”. Non sarà che Crocetta intenda dire che il PD odierno non è fascista con gli omosessuali e forse arrivare a sostenere che il PD odierno non è omofobo.
Ci sarà da ridere: quale è stato l’unico partito di sinistra (sinistra?) che in tutta la Unione Europea ha regolarmente affossato le iniziative sui diritti delle persone lgtb? Quale è stato l’unico partito che ha candidato – e a volte eletto- politici (sic!) lgtb che solo sono serviti per la rappresentanza? Quale è il partito che ha al suo interno la corrente cattolica più ferocemente omofoba dell’Unione Europea? Quale è il partito che affossa nei vari consigli comunali dell’italico stivale (col tacco, sí, se è troppo gay ce lo dicano) misure a favore delle unioni civili o delle coppie gay?
Se Crocetta vuole che continuiamo con l’elenco ce lo dica. A meno che l’intenzione non sia quella di vedere nella ‘‘fascista omofobia” di Togliatti la causa dell’omofobia odierna del PD. Cosí che per estensione si potrebbe arrivare a dire che Paola Binetti e Togliatti erano ugualmente fascisti rispetto alle questioni omosessuali.
E a volere essere proprio stronzi, potremmo anche arrischiarci a scrivere che dalle dichiarazioni del Migliore avremmo dovuto capire perché, dopo diversi cambi di nome, il PD sia diventato un partito di destra. Da Rosario Crocetta, uomo dal passato glorioso e dal coraggio invidiabile, ci aspettiamo dichiarazioni più corpose.
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