Sarebbe bello, no? Stiamo naturalmente parlando dell’Italia che li vota, i referendum, non di chi li organizza su spinta popolare. Quell’Italia che vuole cose differenti e che nei referendum vota sulla spinta di
un’idea, di un’ideale e che poi si perde dietro ai discorsi senza senso dei leader di partito. Nessuno è perfetto. Speriamo, con tutto il cuore, che questa volta le varie sinistre, i vari centri e centro sinistri (non ci siamo sbagliati, volevamo proprio scriverlo con la ”i”), abbiano capito, definitivamente, che ci vuole un’altra Italia.
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