Al Tappone ha perso e il suo delirio non ha fine. Ha detto più baggianate in dieci minuti che in tutta la sua carriera di fallimentare primo ministro (Milano e Napoli se ne pentiranno, che sembra più una minaccia
che un discorso politico). Come abbiamo detto più volte, secondo la Profezia del Nanetto, ora Milano dovrà lottare con un’epidemia di peste, con orde di gitani che arriveranno per colonizzarla e con l’esercito russo guidato da Stalin che ordinerà violenze su donne e uomini (che i comunisti son tutti finocchi). E’ un momento duro per il povero Premier, i comunisti di Stalin hanno vinto anche ad Arcore con più del 56%; si sono presi Milano, Napoli, Gallarate, Cagliari, gli infedeli dell’UDC hanno introdotto le loro masse integraliste nella centrale Macerata, e i leghisti hanno intonato Bandiera Rossa in linea con Radio Padania. Bersani e il PD sono euforici, naturalmente, speriamo si ricordino che quello che sono capaci di fare a livello locale dovrebbe essere ripetuto anche a livello nazionale. Per Berlusconi potrebbero essere guai, ora l’ago della bilancia è Bossi, che sembra averne le palle piene (e che ha perso Novara).
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