di Giovanna Di Rosa
Garofani ha dato una sua opinione personale su fatti di politica e siccome a Roma anche i muri hanno orecchie, ma soltanto quando serve, e Bignami notoriamente uomo che pensa con la sua testa (e va detto che si nota) è immediatamente politicamente piombato sul nulla che le parole di Garofani rappresentavano, per operare uno straordinario depistaggio di massa ad usum stultorum.
La pressione fiscale è al 42,8%; a Milano ragazzini accoltellano e rendono invalido un coetaneo per 50 euro e se ne vantano sui sociali con frasi irripetibili; la stampa straniera che osannava Meloni fino a ieri si sta accorgendo del gigantesco bluff di questo governo – miracoli non ce ne sono, propaganda tanta e l’Italia è virtualmente in recessione, basta aspettare la scadenza del PNRR; la produzione industriale è ferma da mese e il Pil è al solito zero virgola poco (sarebbe -0,1% se non ci fossero i soldi di Bruxelles) e loro sono in perenne campagna elettorale seminando conflitti in ogni angolo.
E dire che, a volerla dire tutta, Mattarella non si è mai messo di traverso rispetto a Meloni, si ha invece la sensazione che la presidente del Consiglio sia stata aiutata dal presidente della Repubblica. Di fatto dal 18 novembre non si parla d’altro fatto che rende chiarissime le ragioni dello scandaletto-fatto-in-casa ad uso copia venduta in più, dove si citano presunte dichiarazioni di Garofani, già deputato PD e consigliere di Mattarella per la Difesa, nemmeno virgolettate. Dunque non si sa nemmeno se le parole le ha pronunciate lui né se le ha pronunciate sul serio.
Dunque ecco pronto il sospetto di golpe confezionato da un giornale che sta più a destra della destra, quasi che questo Garofani abbia convinto quel povero sprovveduto di Mattarella a elaboratore uno scossone per fare saltare in aria il governo di Meloni (con una maggioranza incrollabile). Delegittimazione, si chiama. Poi la chiamino come vogliono.
Nel frattempo Meloni è andata a colloquio, su sua richiesta, al Quirinale per ribadire la “piena sintonia di Palazzo Chigi col Quirinale”. Magari ha informato anche i suoi.
(19 novembre 2025)
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